NEWS CARCERE


Progetto "SHARAD" - anno 2021/2023

Nel 2021 l'associazione Amici della Mongolfiera ha aderito al progetto europeo SHARAD in collaborazione con 4 partner europei: Istituto Cossa di Pavia, Almada Mundo dal Portogallo, Théâtre de l'Opprimé dalla Francia e Sigma dalla Romania. I quattro partner collaboreranno nei prossimi due anni per realizzare dei podcast in cui dar voce alle figure più fragili della società.

 

Noi abbiamo deciso di realizzare un Radiodramma, uno spettacolo teatrale ma con l'utilizzo della sola voce per recitare, coinvolgendo i detenuti della Casa Circondariale Torre del Gallo di Pavia.
Per informazioni: www.sharad.eu


Progetto "IN-Out 2" - anno 2018/2019

Palazzina ALER- via Cignoli,3/D Pavia

Dove si trova l’Appartamento in affitto che ospita i permessanti e le loro famiglie

Progetto "IN-Out 2" – anno 2018/2019

 

Finanziato  da

8 per Mille TavolaValdese

      

In collaborazione


26 Maggio 2018

Sul palco nove detenuti: teatro sold out


15 Maggio 2018


15 Maggio 2018

Detenuti sul palco con Pinocchio senza fili


29 Dicembre 2017

Il carcere Torre del Gallo di Pavia avrà una casa in cui

i detenuti potranno incontrare i propri cari

Articolo nella Provincia Pavese del 29/12/2017 - clicca per zoomare
Articolo nella Provincia Pavese del 29/12/2017 - clicca per zoomare

CENE DI EVASIONE


Nel 2015 è stata fondata anche l’Associazione di Promozione Sociale “MaResisto” che, in  collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale, l’Area Educativa, A.P.O.L.F.(Agenzia Provinciale per l’Orientamento, il Lavoro e la Formazione) e con l’appoggio della Magistratura di Sorveglianza, si propone di promuovere laboratori e attività lavorative interne ed esterne al carcere  in particolare legate alla gastronomia.

Da qui, con l’approvazione della Direzione e di A.P.O.L.F.si è pensato di promuovere corsi specifici di formazione e di costituire un vero laboratorio di cucina in previsione dell’apertura di un piccolo ristorante all’interno che promuova cene aperte alla cittadinanza con lo scopo sia di dare lavoro ai detenuti che di ricreare situazioni di “normalità” .

 

Il progetto “Cene di Evasione”

L’art. 27 c. 3 della Costituzione Italiana, sancisce l’obiettivo della “rieducazione del condannato”, dove rieducare significa aiutare ad acquisire capacità di scelte comportamentali responsabili per un reinserimento positivo e funzionale nella società; la Legge n. 354/75, all’articolo 15, sancisce l’utilizzo del lavoro ed i contatti con il mondo esterno per l’attuazione del trattamento del condannato e il Regolamento d’Esecuzione dell’Ordinamento Penitenziario, all’art. 42, prevede che le direzioni degli istituti penitenziari favoriscano la partecipazione dei detenuti a corsi di formazione professionale e che a tal fine promuovono accordi con la regione e enti competenti.

Fra gli obiettivi principali della Casa di Reclusione vi è quello di pervenire ad una sempre maggiore integrazione del carcere nella Città, con conseguente possibilità di interagire e di lavorare in rete per la realizzazione di servizi che il carcere non si limita ad ottenere dalla Città, ma, a sua volta, offre alla stessa ampliando anche  le possibilità occupazionali per i detenuti ed il loro definitivo reinserimento nella società e nel mondo del lavoro.

 Con il supporto indispensabile di A.P.O.L.F. si sono attivati Corsi di formazione per  incentivare e favorire l’acquisizione di nozioni di cultura eno-gastronomica e sostenere  la realizzazione e la partecipazione ad eventi e serate per la sperimentazione delle tecniche acquisite, sia in campo eno-gastronomico che di organizzazione di servizi di ristorazione.

A completamento dell’attività formativa si organizzeranno,  al termine della formazione, specifici momenti di sperimentazione, mediante l’allestimento di serate (denominate Cene di Evasione), partecipazione eventuale a stages esterni, anche presso aziende della zona e organizzazione di servizi di catering, ai quali parteciperanno i detenuti che potranno essere ammessi ai singoli progetti.

A.P.O.L.F. si impegna ad assicurare, durante lo svolgimento delle serate evento, la presenza di chef qualificati e maestri della scuola alberghiera al fine di affiancare i detenuti durante la preparazione dei pasti, accrescendone in tal modo la professionalità.

La richiesta a Coop Lombardia è, al termine del percorso di formazione che sarà da settembre a dicembre 2017, di fornire i generi alimentari occorrenti per la preparazione delle pietanze, compresi i detersivi per il lavaggio del vasellame, di impegnarsi ad assumere i detenuti partecipanti al progetto relativamente alle necessità per lo svolgimento delle serate. Nello specifico, i cuochi e gli addetti alle cucine dovranno essere assunti, oltre che per la serata evento, anche per la giornata precedente. I restanti detenuti, che partecipano al progetto con altri ruoli, dovranno essere assunti e retribuiti, alcuni per il solo giorno della cena e altri anche per quello precedente e successivo. La retribuzione dei singoli detenuti dovrà essere versata alla direzione, unitamente alla busta paga.

L’area educativa del carcere e l’Associazione MaResisto  si impegnano a raccogliere le quote di partecipazione alle singole serate evento ed alla successiva assegnazione del ricavato a iniziative legate a progetti  di carattere sociale e assistenziale.

A questo fine è stata stipulata una convenzione tra la Direzione della Casa Circondariale, l’Associazione MaResisto e l’Associazione proponente, con le seguenti finalità:

   1)Promuovere il reinserimento dei detenuti pensando al carcere non solo come luogo di espiazione della pena, ma come luogo nel quale realizzare formazione e recupero in previsione del rientro nella società libera.

   2)Creare opportunità di lavoro tenendo conto dell’ aspetto riabilitativo.

   3)Contribuire alla cultura della solidarietà realizzando processi di integrazione tra persone con percorsi culturali diversi attraverso il dialogo e di riconoscimento della diversità. Dare sostegno alle persone immigrate al fine di prevenire situazioni di emarginazione e isolamento.

 

OBIETTIVI: Il progetto si propone di  iniziare a livello di Start up  una sala ristorante interna e promuovere da 6 a 10 cene annuali  in favore di associaz

Coop: che chi lavori dentro possa avere

Per i detenuti in art.21 esterno, si potrebbe prevedere che Coop posso assumerli con nuovi voucher di creazione di posti di lavoro all’intero del carcere nel settore della ristorazione, settore che offre buone opportunità di lavoro anche all’esterno. Il lavoro in carcere non solo consente ai detenuti di occupare il tempo ma soprattutto di percepire un piccolo reddito per sostenere la famiglia.

Offrire opportunità per mettersi in gioco, imparare un mestiere e migliorare con l’aiuto di professionisti.

È inoltre un’occasione per ‘evadere’ dalla realtà quotidiana e creare relazione tra le persone ristrette e il mondo libero che potrebbe permettere in futuro un inserimento a livello lavorativo.

 

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE:

-           Collaborazione tra associazione, COOP Regione Lombardia e casa circondariale

-           Acquisizione di risorse per assumere cuochi e detenuti da formare ed occupare in questa attività

-           Utilizzo della cucina del carcere per attività di ristorazione e preparazione di prodotti di gastronomia/pasticceria 

-           Creazione di un piccolo ristorante all’interno del carcere

-           Dare la possibilità a uno o più carcerati di lavorare presso cucine esterne al carcere in modo da acquisire necessaria esperienza da trasferire nel carcere.